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Con una semplice e raccolta cerimonia. secondo lo stile dei genieria alpini
fedeli alla principale caratteristica del'Arma del Genio "tenace,
infaticabile e modesta ...." oggi, nell'ampia e suggestiva piano del rifugio
Pederù nella valle di Tamores, ai confini del Parco naturale Fanes -
Sennes . Braies, ad ovest di S. Vigilio di Marebbe, in provincia di Bolzano,
è stato posto ln sito un tabellone commemorativo della costruzione della
strada,avvenuta dal 1966 al 1969. Essa, il cui tracciato si sviluppa per Km.
2.800, da tale rifugio porta al rif Fodara Vedla, superando un dislivello di m. 432,
si innesta nella vecchia rotabile che collega il rif. Fodera con il rif. Sennes.
In tale località nello stesso periodo fu portato a compimento un'altra importante
opera dei Pionieri: la costruzione di una striscia di atterraggio per aerei leggeri
lunga m. 400 e larga circa m. 40: fu considerata la più alta d'Europa, trovandosi a q. 2122
Tutti questi lavori rientravano in un piano di collegamento ed ampliamento
della viabilità montana cui fecero seguito anche altre realizzazioni
eseguite in concorso con la Provincia dl Bolzano.
il pannello inserito in una struttura in legno eseguita da un artigiano della Val
di Fassa, Favè, anche Iui un ex-geniere della Tridentina, riproduce una foto
del tratto più impegnativo ricavato, con immense difficoltà, sulla conoide ormai
non più soggetta a scarico di materiale ghiaioso dolomitico, chiamato Col della
Macchina. Sotto i distintivi della Compagnia Genio
Pionieri Tridentina e della Brigata, vi è una descrizione nelle tre lingue
ufficiali della provincia di Bolzano (italiano, tedesco e ladino marebbano)
delle caratteristiche dell'opera.
La cerimonia si e svolto alla presenza d una nutrita schiera di ex - pionieri
che sono giunti, anche con famiglie, da più parti d'Italia. La presenza più
numerosa era quella dei "veronesi" che hanno sempre costituito una
presenza numerosa nei ranghi della Pionieri
La S. Messa, officiata da Mons. Giuseppe Chizzali, ha avuto momenti di
forte ed autentica commozione: si sono visti molti occhi lucidi che invano
si è cercato di nascondere.
Prima di procedere allo scoprimento del tabellone, è stato benedetto la
copia del gagliardetto, amorevolmente copiato dal Gen.aIp..Angelo Rizzato,
sul modello attualmente conservato al Museo degli Alpini di Trento e che era posto nell'ufficio del comandante di compagnia. Successivamente esso
fu ornato della Medaglia di Bronzo al Valor Civile ottenuta dal reparto per l'intervento a favore delle popolazioni colpite dalle devastanti alluvioni
in Val Badia nel novembre 1966.
Il Vice Presidente Nazionale Sandro Rossi, presente alla cerimonia a titolo
privato ha invitato gli alpini presenti a tenere sempre vivo lo spirito che
ha prodotto questa iniziativa.
Infine il Comandante di Compagnia dell'epoca, Gen. B. Renato Pagano, ha ringraziato i presenti per la loro sentita partecipazione e gli sponsor per la loro generosità.
La benedizione e lo scoprimento del tabellone hanno concluso la giornata,
con la reciproca promessa di incontrarci ancora. |
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